Cos’è il mutuo ipotecario INPS?
Il mutuo ipotecario INPS è un particolare tipo di finanziamento riservato ai dipendenti pubblici e ai pensionati iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali. Tale tipologia di prestito consente di accedere a condizioni agevolate per l'acquisto, la costruzione o la ristrutturazione della prima casa, oppure per far fronte ad altre necessità della vita quotidiana, quali studio o spese sanitarie straordinarie.
Rispetto alle sovvenzioni offerte dalle banche, il mutuo ipotecario INPS presenta numerosi vantaggi, tra cui tassi di interesse più competitivi, assenza di spese di intermediazione e una generica maggiore flessibilità nella durata.
Al posto di un “normale” istituto di credito, l’INPS, in qualità di mutuante, concede somme di denaro a medio o lungo termine, sempre garantite da un’ipoteca sull’immobile e da una polizza assicurativa incendio e scoppio per tutta la durata del contratto. Il mutuatario (colui che riceve la somma), oltre alla restituzione del capitale, è tenuto - come in ogni mutuo oneroso - al pagamento degli interessi applicati in base al tasso stabilito tra le parti.
A quali soggetti è destinato?
Per accedere alla facilitazione è necessario rispettare alcuni requisiti fondamentali:
- il mutuatario deve essere iscritto alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali da almeno un anno;
- il danaro è concesso solo per gli scopi indicati nel regolamento INPS, come l'acquisto della prima casa o la sua ristrutturazione;
- l'appartamento oggetto del contratto deve essere situato in Italia e non rientrare nelle categorie catastali di lusso (A/1, A/8 o A/9). Inoltre, deve essere destinato ad abitazione principale del richiedente o della sua famiglia;
- l’età del richiedente sommata alla durata del piano di ammortamento non deve superare 80 anni. Ad esempio, un 45enne potrà optare per un mutuo di 35 anni, mentre un 65enne dovrà limitarsi a un periodo di rimborso massimo di 15 anni.
Come si calcola l’importo massimo richiedibile?
L'importo erogabile dipende dalla finalità del finanziamento, con un tetto massimo di 300.000 € per l'acquisto o la costruzione della prima casa mentre, in caso di ristrutturazione, la somma può coprire fino al 40% del valore dell'immobile, con un massimo però di 150.000 €.
Come in ogni prestito, il valore dell’immobile viene stabilito in via preliminare tramite una perizia tecnica eseguita da un professionista (in genere un esperto stimatore) incaricato dall'ente.
Come funziona il tasso di interesse e il piano di ammortamento
Il tasso di interesse può essere fisso o variabile, in base alla scelta del mutuatario:
- il tasso di interesse fisso è calcolato con il metodo del “loan-to-value ratio” (rapporto prestito/valore): è pari al prezzo dell'immobile o al costo degli interventi stabilito dall'INPS al momento della stipula e si mantiene costante come tutti gli altri tassi fissi per tutta la durata del mutuo;
- il variabile è invece indicizzato al parametro Euribor a 6 mesi, maggiorato di uno spread stabilito dal regolamento contrattuale.
Come si richiede questa tipologia di mutuo?
La domanda va presentata telematicamente attraverso il portale INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS e allegando alla richiesta la seguente documentazione:
- certificato di iscrizione al Fondo Credito (da cui risulti l'ammissione da almeno 1 anno);
- documentazione catastale e urbanistica dell’immobile (atto di proprietà, planimetria, etc.);
- dichiarazione espressa riguardo la finalità del mutuo.
Le richieste sono accolte in base alla disponibilità annuale del Fondo (le domande negli ultimi anni sono esponenzialmente cresciute) e vengono valutate entro 60 giorni dalla presentazione. I richiedenti vengono inseriti in una graduatoria in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande. Sul punto si rileva comunque che, in caso di eccedenza di domande rispetto ai fondi stanziati dall’Istituto, a parità di altre condizioni, prevale chi ha un Isee più basso.