Negli ultimi 5-6 anni, l'Italia, come tutti gli altri Paesi europei, ha assistito ad un crescente aumento dell'uso dei monopattini elettrici come mezzo di trasporto urbano ed extraurbano.
L'aumento esponenziale all'interno del traffico - soprattutto cittadino - ha tuttavia sollevato molte preoccupazioni legate alla sicurezza. Tale situazione ha portato le autorità a introdurre nuove misure al fine di garantire un utilizzo più sicuro e regolamentato dei suddetti veicoli.
In questo senso il D.L. 121/2021 convertito con modificazioni dalla legge 9 novembre 2021, n. 156 sancisce le regole principali in materia di circolazione dei monopattini, le più importanti delle quali possono essere cosi riassunte:
- i conducenti devono avere compiuto 14 anni, indossare il casco se hanno l’età compresa tra i 14 e i 18 anni;
- rispetto del limite di velocità consentito di 20 km/h, e di 6 km/h nelle aree pedonali;
- divieto di trasporto altre persone, oggetti o animali e traino;
- obbligo per i conducenti di avere libero l’uso delle braccia e delle mani e di indossare il giubbotto o le bretelle retro riflettenti ad alta visibilità di notte a partire da mezz’ora dopo il tramonto e durante tutto il periodo dell’oscurità.
Quali sono le novità introdotte nel 2024?
Come anticipato il miglioramento della sicurezza degli utenti e la coesistenza armoniosa con gli alti mezzi di trasporto sono al centro delle ulteriori iniziative introdotte a partire dal 1 gennaio 2024 le quali hanno apportato le seguenti ulteriori modifiche:
- i monopattini devono circolare dotati di indicatori luminosi di svolta e di freno su entrambe le ruote (luci e stop);
- possono circolare sulle strade urbane ma solo sulle strade che prevedono il limite di velocità di 50 km/h, nelle aree pedonali sui percorsi pedonali e ciclabili, sulle corsie e sulle piste ciclabili e dovunque sia consentita la circolazione delle biciclette;
- divieto di circolazione su strade extraurbane e sulle strade urbane che prevedono un limite di velocità superiore a 50 km/h, nonché sui marciapiedi, dove è consentita soltanto la conduzione a mano.
Di particolare interesse, rispetto a quanto inizialmente prospettato in riforma, sono la mancata introduzione dell'obbligo di conseguimento della speciale patente di guida nonché dell'assicurazione sulla responsabilità civile per i danni a terzi (RCT) cagionati da eventuali sinistri col monopattino, che ad oggi resta facoltativa ma comunque consigliata.
Può essere revocata la patente per guida del monopattino in stato di ebbrezza?
Secondo il più recente orientamento giurisprudenziale espresso dalla Suprema Corte di Cassazione nella sentenza n. 48083/2023 non risulta possibile procedere alla sanzione accessoria della revoca della patente nel caso di guida in stato di ebbrezza.
Nel caso in esame, in primo grado, il Tribunale ha applicato la pena di cinque mesi di arresto e 1.400 euro di ammenda in ordine al reato di cui all’articolo 186, commi 1, 2 lett. c) e 2-bis del Dlgs 30 aprile 1992, n. 285 disponendo altresì la revoca della patente nei confronti dell’imputato. Lo stesso ha proposto appello sulla base del presupposto per cui la sanzione amministrativa accessoria della sospensione (o della revoca) della patente di guida, conseguente per legge ad illeciti posti in essere con violazione delle norme sulla circolazione stradale, non può essere applicata a colui il quale si sia posto alla guida di veicolo per la cui circolazione non è richiesta alcuna speciale abilitazione o patente.
Il ricorso è stato accolto in quanto secondo la citata sentenza, il riferimento alla guida di una bicicletta, può, all’evidenza, essere esteso anche alla conduzione di un monopattino avendo l’articolo 1, comma 75-quinquies, legge 27 dicembre 2019, n. 160, espressamente equiparato i monopattini a propulsione prevalentemente elettrica ai velocipedi.