Cosa sono gli IT Alert?
Nei giorni e mesi passati molti cittadini e/o stranieri che si sono trovati sul territorio italiano hanno per la prima volta udito dal proprio smartphone uno strano suono, molto diverso dalle ordinarie suonerie, accompagnato da un banner di testo "IT Alert TEST".
Gli IT Alert, in generale, sono notifiche o avvisi generati da sistemi di monitoraggio e gestione dell'IT (Information Technology) per segnalare situazioni o eventi che richiedono l'attenzione di un determinato tipo di operatori o amministratori di sistema.
Si tratta, nel nostro caso specifico, di un nuovo sistema di allarme pubblico, ancora allo stadio sperimentale, per l'informazione diretta alla popolazione che dirama ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso. Il messaggio viene pertanto ricevuto da ogni persona, in possesso ovviamente di un cellulare/smartphone attivo, che si trovi nella zona interessata dall'emergenza o dall'evento calamitoso.
A cosa servono gli IT Alert?
Come anticipato la notifica è inoltrata dalla protezione civile, non sostituisce ma si affianca a tutti gli altri ordinari mezzi di allarme e di diffusione delle notizie emergenziali come la TV, la radio, internet.
Si dovrebbe in sostanza consentire alle persone solo una diramazione ancora più rapida delle prime informazioni sulle possibili gravissime situazioni di pericolo definite dalla Direttiva UE 2018/1972 per i sistemi di allarme pubblico e dal Codice delle comunicazioni elettroniche italiano, come ad esempio:
- maremoto generato da sisma;
- collasso di una grande diga;
- attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
- incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
- incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Gas Offshore (rigassificatori), cave minerarie, depositi militari, trasporto sostanze pericolose per la salute);
- eventi atmosferici di pioggia molto intensa.
Nel periodo di test l’obiettivo è comunque mirato in via esclusiva a far conoscere il nuovo sistema, renderlo identificabile e familiare alla popolazione in modo da poter essere efficacemente utilizzato al momento del bisogno.
Gli IT Alert violano la privacy?
Una delle domande più ricorrenti riguarda il rapporto privacy ed IT Alert. A tal proposito occorre subito rilevare che il Garante privacy ha già previamente fornito parere positivo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. I criteri di attivazione e gestione del servizio IT Alert non sembrerebbero infatti comportare la conoscenza dei numeri di telefono dei terminali mobili, di conseguenza nemmeno dell’identità della popolazione contattata in questo senso. Inoltre, la modalità di servizio “broadcast” non prevede alcuna risposta di “avvenuta ricezione” da parte del dispositivo mobile dell’interessato. Per tale motivo ciascun operatore potrà inviare il messaggio ai propri clienti - ma anche ai clienti di altri operatori di telefonia mobile - in modo del tutto anonimo e non tracciabile.
Per quale motivo, ad oggi, non sussiste violazione della privacy?
Il Garante della Privacy e la normativa stessa in materia sono chiari nel ritenere, almeno stando cosi le cose, che il sistema di allarme non interferisca in alcun modo col diritto alla riservatezza poiché nessun dato personale di chi riceve il messaggio viene trattato in alcun modo dal Dipartimento della Protezione Civile come pure dai vari operatori telefonici (TIM, Vodafone, Wind).
È stato infatti a più riprese ribadito che il sistema di utilizzo “broadcast” da parte degli operatori non consente di ricevere, trattare o trasmettere alcun tipo di dato dai cellulari raggiunti e per tale motivo sia da considerarsi come unidirezionale, ossia solo da quest'ultimo verso il dispositivo cellulare.