Le possibili origini del fenomeno e della responsabilità
Le bombe d'acqua sono fenomeni metereologici estremi che si verificano quando una grande quantità di pioggia precipita in un'area circoscritta in un periodo di tempo molto breve. Questo può causare alluvioni e inondazioni nel giro di pochi minuti in quanto fiumi e laghi (ma anche la capacità stessa del terreno) non possono assorbire rapidamente l'acqua in eccesso.
Tale situazione può essere accentuata o mitigata - anche se naturalmente dipende principalmente dall'entità del fenomeno - dalla mancata e/o dall'insufficiente esecuzione da parte del Comune (della pubblica amministrazione) di tutte quelle opere conservative, migliorative e/o manutentive dei condotti idrici pubblici quali pulizia dei tombini o degli impianti di regolamentazione delle acque dei fossi, ma in generale anche del controllo del territorio.
Ovviamente l'alluvione può cagionare danni devastanti a cose e persone e per tale motivo spesso si cerca un responsabile - civile o penale - al fine di poter ottenere un risarcimento o un indennizzo che possa in qualche modo rimediare all'enorme disagio cagionato alla popolazione colpita dal disastro naturale.
La normativa di riferimento
La norma del codice che sancisce la responsabilità nel caso di alluvioni è l'art. 2051 c.c. per cui ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia salvo che provi il caso fortuito. La maggior differenza rispetto alla norma che invece disciplina il più generico fatto illecito è data dalla circostanza per cui il soggetto individuato come responsabile risponde del danno causato sulla base di un duplice criterio:
- che tra la cosa e il danno vi sia un nesso di causa;
- che tra il responsabile e la cosa sussista un rapporto di custodia di qualsiasi genere per cui il soggetto si trova nella materiale disponibilità fisica, in genere è il proprietario ma non sempre le figure coincidono.
Il custode, in generale, risulta pertanto responsabile indipendentemente dalla pericolosità attuale o potenziale della cosa stessa.
Cosa esclude la responsabilità specifica della pubblica amministrazione nel caso di alluvione?
Il custode, per escludere la sua responsabilità, ha l'onere di provare il caso fortuito, ossia l'esistenza di un fattore estraneo che, per il suo carattere di imprevedibilità e di eccezionalità è idoneo a interrompere il nesso causale tra la cosa stessa e l'evento dannoso, che può essere costituito anche dal fatto del terzo o dal comportamento dello stesso danneggiato.
Nello specifico caso della responsabilità da cose in custodia per la pubblica amministrazione in relazione ai beni demaniali, questa può essere liberata sole ove dimostri che l’evento sia stato determinato da cause estrinseche ed estemporanee, create da terzi, non conoscibili né eliminabili con immediatezza, neppure con la più diligente attività di manutenzione, ovvero da una situazione la quale imponga di qualificare come fortuito il fattore di pericolo, avendo esso esplicato la sua potenzialità offensiva prima che fosse ragionevolmente esigibile l’intervento riparatore dell’ente custode.
In sostanza un fenomeno atmosferico di una portata tale da escluderne qualsivoglia prevedibilità o portata.
Qual è il tribunale competente e cos'è il Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche?
Spesso nei giudizi di risarcimento del danno è citato un particolare tribunale, quello Regionale delle Acque Pubbliche. Si tratta di uno dei pochi tribunali speciali rimasti ancora in attività dopo l'entrata in vigore della Costituzione.
La linea di demarcazione tra giudice ordinario e il Tribunale delle acque è disciplinata nel modo che segue: si è attribuita la competenza dei tribunali regionali delle acque alle domande in relazione alle quali l’esistenza dei danni sia ricondotta all’esecuzione, alla manutenzione e al funzionamento dell’opera idraulica, mentre debbono essere riservate alla cognizione del giudice, in sede ordinaria, le controversie aventi per oggetto pretese che si ricollegano solo indirettamente e occasionalmente alle vicende relative al governo delle acque.