In cosa consiste in generale un contratto di appalto?
Il contratto di appalto è una figura fondamentale nell'economia e nel diritto civile e pubblico.
Si tratta di un accordo che si stipula tra un committente e un appaltatore, con cui quest'ultimo si impegna a eseguire un’opera o un servizio dietro corrispettivo in denaro.
Una particolarità di questa figura contrattuale è data dal fatto che, per un verso, è considerato un contratto di durata, poiché prevede una prestazione distribuita nel tempo. Dall'altro, può essere definito un contratto ad esecuzione prolungata, in quanto l'attività richiede un certo periodo per essere completata e l'interesse della controparte viene soddisfatto in un'unica soluzione, al momento dell'esecuzione della prestazione.
Quali sono le tipologie di contratto di appalto?
Esistono diverse tipologie di contratto che possono essere suddivise in base a vari criteri, come la natura dell’opera o del servizio, le modalità di esecuzione e il tipo di rapporto tra le parti.
In questo senso possiamo individuare le seguenti e all'apparenza affini figure:
- appalto di opere pubbliche, regolato dal Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 50/2016), riguardante la realizzazione di opere o l’esecuzione di lavori per conto della pubblica amministrazione. Si tratta di appalti, in genere, molto complessi (ad esempio la costruzione di una linea metropolitana) che seguono procedure specifiche per la selezione dell’appaltatore, in ossequio a principi di trasparenza e concorrenza;
- appalto privato, in questo caso il committente affida a un appaltatore la realizzazione di un’opera o l’esecuzione di un servizio. Questa tipologia, come noto, è molto comune nel settore dell’edilizia residenziale, commerciale ed industriale;
- appalto di servizi, in questo caso l’appaltatore non realizza un’opera fisica e materiale, ma presta un servizio continuativo o periodico. Esempi sono i contratti di manutenzione, pulizia, sicurezza, o gestione di impianti.
Quali sono gli elementi fondamentali del contratto di appalto tra privati?
L’articolo 1655 c.c. definisce il contratto di appalto come l'accordo con cui una parte (l’appaltatore) assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compito di compiere un’opera o un servizio dietro corrispettivo, in beneficio di un'altra parte (il committente).
Una delle caratteristiche distintive rispetto ad altri contratti similari, come il contratto d'opera, è proprio che l'appaltatore organizza autonomamente i mezzi necessari per l'esecuzione e sopporta da solo il rischio dell'attività.
Gli elementi essenziali del contratto di appalto sono:
- l'oggetto, ovvero l'esecuzione di un’opera o di un servizio;
- il corrispettivo o prezzo pattuito tra le parti;
- l'organizzazione materiale ed immateriale dei mezzi;
- l'assunzione del rischio del risultato e della buona riuscita da parte esclusiva a carico dell'appaltatore
Quali sono le garanzie del contratto di appalto?
L'appaltatore è obbligato a garantire che il lavoro commissionato sia realizzato a regola d’arte, rispondendo di eventuali problematiche.
Gli artt. 1667 e 1669 c.c. disciplinano in modo preciso queste due importanti responsabilità:
- da vizi, che impone all’appaltatore di rispondere per i difetti dell’opera manifestatisi entro due anni dalla consegna;
- da rovina dell'edificio, la quale sancisce una responsabilità decennale per l’appaltatore nel caso di crolli o gravi difetti strutturali che si manifestino entro dieci anni dalla conclusione dell’opera.
Il regime delle garanzie nell’appalto ha quindi un duplice obiettivo, da un lato, assicurare che il risultato ottenuto sia conforme alle aspettative e privo di difetti visibili nel breve termine, dall’altro, garantire la sicurezza dell’opera nel lungo periodo, attraverso una responsabilità più estesa per le opere di maggiore complessità e rilevanza strutturale.