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Si parla di ipoteca per indicare il diritto di garanzia su un determinato bene, generalmente su un immobile. Il proprietario che richiede il mutuo può continuare a vivere nel bene ipotecato, affittarlo o anche venderlo.
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Un immobile può essere acquistato dal proprietario o dal costruttore: l'acquisto da quest'ultimo può avvenire sia in fase di progettazione che a lavori terminati. I vantaggi sono numerosi, ma è bene anche tutelarsi.
In assenza di un legame matrimoniale, il coniuge che intende allontanare il partner non ha il diritto di farlo a proprio arbitrio, a meno che, ovviamente, non siano presenti circostanze eccezionali come una minaccia per l'incolumità.
Il pignoramento immobiliare è una procedura legale di vendita forzosa mediante la quale un creditore può ottenere il diritto di vendere un immobile di proprietà del debitore per soddisfare un credito insoddisfatto.
Non si può estendere la disciplina fiscale di esenzione prevista in materia di separazione e divorzio anche alle ipotesi di cessazione della convivenza di fatto e alle unioni civili disciplinate dalla legge Cirinnà.
In presenza di un caso di separazione tra coniugi, tra le prime cose che il Tribunale deve fare, c'è l'occuparsi dell’assegnazione della casa coniugale, cioè dell’abitazione nella quale fino a quel momento i coniugi e i loro figli hanno vissuto.
Per pagare i propri creditori, quando si è in sovraindebitamento, è possibile fare ricorso agli strumenti di composizione delle crisi in modo da definire ogni pendenza con i creditori ed evitare l’espropriazione di beni di proprietà.
Il condominio non può richiedere il pagamento delle spese al coniuge assegnatario dell’unità immobiliare adibita a casa familiare, dunque, si rivolgerà al proprietario e poi spetterà a questi rivalersi sul coniuge assegnatario dell'immobile.
Sono state ampliate le tutele previste per chi acquista casa "sulla carta" in caso di insolvenza del costruttore. Quest'ultimo, infatti, è tenuto a rilasciare una fideiussione a favore dell'acquirente e una polizza assicurativa di durata decennale.
Il diritto di abitazione non sorge qualora l’immobile sia in comunione tra il coniuge deceduto e un terzo, non essendo in questo caso realizzabile lo scopo di assicurare al coniuge sopravvissuto il godimento pieno del bene oggetto del diritto.
L’Agenzia delle Entrate può pignorare la prima casa quando il debito è superiore a 120mila euro e la somma del valore di tutti gli immobili di proprietà del debitore raggiunge 120mila euro e, inoltre, vi è ipoteca iscritta.
In caso di separazione e divorzio, il Tribunale provvede, tra l’altro, all’assegnazione della casa coniugale, cioè dell’abitazione nella quale fino a quel momento i coniugi ed i loro figli, ove presenti, hanno vissuto.
Tra le misure più recenti, ricordiamo il d.l. 124/2019, in particolare l’art. 41 bis, in materia di mutui ipotecari per l'acquisto di beni immobili destinati a prima casa e oggetto di procedura esecutiva, che ha introdotto la rinegoziazione del mutuo.
La mancanza – o il venir meno – dei requisiti di legge per le agevolazioni fiscali previste per l'acquisto della prima casa comporta la decadenza dai benefici fiscali, a seguito di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Il diritto di “subentro” del coniuge assegnatario si ha anche nel caso di alloggi destinati ad edilizia residenziale pubblica o agevolata, come pure nei casi di alloggi di cooperative destinati a particolari categorie di soggetti.
La casa “coniugale” o “familiare” è quella che i coniugi decidono di fissare come residenza comune; ciò, tuttavia, non impedisce la possibilità, per periodi determinati legati ad esigenze lavorative o di altra natura, di vivere in abitazioni diverse.
Con sentenza n. 13145/16 la Corte di Cassazione ha affermato il principio secondo cui in materia di benefici prima casa è legittimo l’accertamento realizzato mediante accesso all’abitazione di privati.
Un limite al pignoramento della prima casa è posto per i crediti dello Stato che vengono riscossi dall’Agenzia delle entrate e riscossioni (ex Equitalia), a partire dal "decreto del fare" n. 69/2013, convertito dalla L. 9 agosto 2013, n. 98
Il secondo comma dell’art. 540 stabilisce che al coniuge, anche quando concorra con altri chiamati, sono riservati i diritti di abitazione sulla casa familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni
La revoca del beneficio fiscale sulla prima casa, da parte dell’Agenzia delle Entrate, in caso di vendita a terzi in esecuzione di un accordo di separazione, è illegittima in quanto si pone in contrasto con la l'art. 19 l. 74/87
In caso di separazione tra coniugi tra i primi provvedimenti che il Tribunale deve adottare vi è quello riguardante l’assegnazione della casa familiare, nella quale fino a quel momento i coniugi ed i loro figli hanno vissuto.
Il Rent to buy è un contratto misto, costituito da due fasi, di cui la seconda è eventuale; nella prima parte si stipula un contratto di godimento, assimilabile all’usufrutto o alla locazione, tra proprietario e conduttore
Le detrazioni fiscali spettano per lavori di ristrutturazione e di messa in sicurezza di singole abitazioni, edifici condominiali e immobili destinati ad attività produttive, per spese di ammontare complessivo annuo non superiore ad € 96.000.
Un caso di esenzione dal pagamento della TARI è quello dell’immobile disabitato e che, per tale ragione, non può produrre rifiuti, come ha avuto modo di precisare la Corte di Cassazione in più occasioni.
Per chi vuol fare un investimento o semplicemente comprare un immobile a prezzi contenuti è sicuramente un’opportunità dare uno sguardo agli annunci delle vendite forzate dei Tribunali.
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una risoluzione in materia di benefici fiscali per l’acquisto della prima casa, la n. 13 del 26/01/2017, che chiarisce alcuni aspetti legati alla perdita dell’agevolazione.
Secondo la Corte di Cassazione non può farsi derivare la decadenza dall’agevolazione fiscale connessa all’acquisto di un immobile da adibire a "prima casa" dalla cessione di esso al coniuge in sede di separazione.
E' possibile usufruire delle agevolazioni fiscali nel caso in cui si voglia, a massimo un anno dalla compravendita, cambiare la prima casa con un'altra, vendendo però quella acquistata in precedenza.
Di rilevante interesse è l’estensione dei benefici per il mutuo prima casa, previsti dalla legge n. 244/2007, che ha istituito il Fondo di solidarietà, cosiddetto “Gasparrini”.
Fino all’entrata in vigore della legge n. 208/2015 (stabilità 2016) il contratto di leasing immobiliare era consentito solo per l’acquisto di immobili ad uso commerciale, rimanendo, perciò, escluse le abitazioni.