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Per opporsi a un pignoramento presso terzi, si può valutare un accordo stragiudiziale, rapido e meno costoso. Se non praticabile, l'opposizione all'esecuzione, agli atti esecutivi o il ricorso al sovraindebitamento sono strumenti utili.
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Il pignoramento mobiliare deve essere preceduto dal precetto e dal titolo esecutivo su cui si fonda la pretesa azionata da un creditore nei confronti del debitore inadempiente alle obbligazioni derivanti da contratto o fatto illecito.
Il pignoramento degli autoveicoli, come procedimento speciale di esecuzione forzata sui beni mobili, permette di avviare l’esecuzione tramite trascrizione nei registri automobilistici e successiva vendita all'asta.
Il pignoramento è considerato il primo atto dell'esecuzione. Viene posto in essere dall'Ufficiale Giudiziario mediante comunicazione scritta al debitore sempre e comunque su istanza di uno o piu creditori, ma quali sono i suoi limiti nel 2023?
Il pignoramento del conto corrente rappresenta una delle tre modalità in cui si concretizza l'espropriazione forzata. Nello specifico è infatti qualificabile come un vero e proprio pignoramento presso terzi.
Per avviare la procedura di pignoramento presso terzi, il creditore deve ottenere un titolo esecutivo che può essere rappresentato da una sentenza di un tribunale, un decreto ingiuntivo o un assegno bancario.
Il pignoramento immobiliare è una procedura legale di vendita forzosa mediante la quale un creditore può ottenere il diritto di vendere un immobile di proprietà del debitore per soddisfare un credito insoddisfatto.
Nel 2024, ove il decreto si converta presto in legge, si introducono normative che mirano ad una gestione più funzionale delle somme pignorate presso terzi, anche per semplificare le procedure ed evitare blocchi.
Oltre all'accordo con i creditori a natura stragiudiziale è possibile anche proporre delle opposizioni formali, chiamate 'opposizione all'esecuzione' o 'opposizione agli atti esecutivi', a seconda del tipo di invalidità che si intende far valere.
Tra i temi più dibattuti c'è la possibilità di pignorare quote di fondi comuni d’investimento. Il focus del dibattito è chi sia il soggetto terzo nei cui confronti possa essere eseguito il pignoramento.
Nel caso di pignoramento illegittimo il debitore può chiedere il risarcimento dei danni con l'atto di opposizione all'esecuzione, ai sensi degli articoli 96 e 615 c.p.c., come ha più volte affermato la Corte di Cassazione.
In caso di indebitamento e di possesso di una cassetta di sicurezza il pignoramento dei beni ivi contenuti, anziché seguire le forme del pignoramento presso terzi, verrà realizzato nella forma del pignoramento mobiliare diretto.
L’Agenzia delle Entrate può pignorare la prima casa quando il debito è superiore a 120mila euro e la somma del valore di tutti gli immobili di proprietà del debitore raggiunge 120mila euro e, inoltre, vi è ipoteca iscritta.
L'articolo 2910 del codice civile consente al creditore che sia rimasto insoddisfatto nelle sue legittime pretese di pagamento di espropriare i beni del debitore, pignorando i suoi beni, una volta ottenuto un titolo esecutivo.
La Corte di Cassazione, in una recente ordinanza, collega l'importo minimo del pignoramento all’interesse ad agire del creditore, nel senso che, laddove non si ravvisi quest’ultimo, non è configurabile il diritto a procedere ad esecuzione forzata.
In mancanza di specifica dichiarazione da parte del creditore assegnatario delle somme nella procedura esecutiva circa l’applicabilità o meno della ritenuta, il terzo è tenuto ad effettuarla sempre, per ragioni di semplificazione.
Per pagare i propri creditori, quando si è in sovraindebitamento, è possibile fare ricorso agli strumenti di composizione delle crisi in modo da definire ogni pendenza con i creditori ed evitare l’espropriazione di beni di proprietà.
Si parla di “cumulo dei mezzi di espropriazione”, previsto dall'art. 483 c.p.c., per indicare la possibilità, per il creditore, di porre in essere più pignoramenti contemporaneamente nei confronti dello stesso debitore.
Cosa succede, dunque, se, avendo il debitore più conti correnti o rapporti finanziari con diverse banche, queste, a seguito di pignoramento, dichiarino somme superiori al credito indicato nell’atto notificato?
Prima della riforma il creditore non era tenuto a comunicare alcunchè al debitore e al terzo. Ora, invece, vige la sanzione dell’inefficacia del pignoramento per la mancata notifica dell’iscrizione a ruolo del pignoramento stesso.
Per acquistare un immobile ci si rivolge comunemente a privati o alle agenzie immobiliari, ma l'acqusito può avvenire anche ad un'asta immobiliare. Per farlo è possibile presentare un'offerta d'acquisto o procedere con l'assegnazione a favore di terzo.
L’art. 189 c.c. stabilisce che i creditori particolari di uno dei coniugi possono soddisfarsi in via sussidiaria sui beni della comunione, fino al valore corrispondente alla quota del coniuge obbligato.
La principale fonte normativa della cessione del quinto dello stipendio è contenuta nel D.P.R. n. 150/1980, con cui è stato approvato il Testo Unico delle leggi concernenti il sequestro, il pignoramento e la cessione degli stipendi, salari e pensioni.
La Corte di Cassazione afferma la validità del diritto all’assegnazione del bene pignorato in favore del creditore anche in caso di pignoramento di quote sociali. Se il tentativo di vendita risulta infruttuoso, il creditore potrà chiederne l'assegnazione.
La prescizione può essere di tipo ordinario, breve e presuntivo. In tutti i casi, però, il il decorso del termine di prescrizione senza che il diritto sia stato esercitato lo fa estinguere, dunque è necessario mostrare la volontà di far valere il diritto.
Spesso il creditore quando notifica l’atto di pignoramento al debitore e al terzo non sa se e in quale ammontare il terzo sia tenuto verso il debitore perchè non possiede tutte le informazioni relative.
Uno degli effetti del fallimento è la cosiddetta “cristallizzazione” della situazione patrimoniale dell’impresa, cioè l’impossibilità per l’impresa di porre in essere attività quali pagamenti, riscossioni, operazioni contrattuali.
La ritenuta d'acconto sulle somme assegnate si applica laddove il creditore sia un soggetto IRPEF e le somme assegnate siano dovute dal debitore, ad esempio, a titolo di stipendio o redditi da lavoro dipendente
Tra le misure più recenti, ricordiamo il d.l. 124/2019, in particolare l’art. 41 bis, in materia di mutui ipotecari per l'acquisto di beni immobili destinati a prima casa e oggetto di procedura esecutiva, che ha introdotto la rinegoziazione del mutuo.
Dal giorno della notifica dell’atto di pignoramento al terzo, le somme o i beni da lui indicati nella dichiarazione resa ai sensi dell’art. 547 c.p.c. sono soggetti a vincolo di indisponibilità.